L'Arte Contemporanea
Nel corso del Novecento il mondo dell'arte ha accolto discipline inedite ed i suoi confini sono diventati meno definiti.
Abbiamo conosciuto tutti la settima arte, ovvero il cinema che ha trovato un posto d'eccellenza nell'Olimpo abitato per secoli da architettura, poesia, musica, scultura, pittura, danza e teatro.
Il 28 dicembre 1895 il pubblico di Parigi ha potuto assistere alla storica prima proiezione dei film dei fratelli Lumiére, i quali riuscirono in un'impresa epocale portando sullo schermo i loro cortometraggi e creando una nuova forma d'arte.
Il cinema ci riporta alla fotografia, altra disciplina sviluppatasi a cavallo tra l'Ottocento e il Novecento, la quale, per il vero, ha conquistato con fatica lo status di forma d'arte.
Entrambe le arti visive godono attualmente d'indubbio prestigio e non pare in discussione il loro novero tra le discipline più nobili, come invece accade per altre forme espressive e creative.
Ci si domanda, ad esempio, se la televisione sia da includere tra le arti, ed è noto come i dibattiti sui linguaggi ed i contenuti del mezzo nato alla fine degli anni Quaranta siano sempre animati, e lo stesso si potrebbe dire per i fumetti o per capi d'abbigliamento, dal momento che alcuni superano i confini dell'alta moda per toccare il sublime.
Anche le innovative espressioni dell'arte post moderna sono complesse da catalogare, così lontane dalla Divina Commedia e dalla Cappella Sistina e così vicine alla vita quotidiana.
Nel 1913 Duchamp presenta al mondo Ruota di bicicletta, sublime esemplare d'arte ready made, creata con oggetti d'uso comune e numerosi artisti seguono l'intuizione del maestro del dadaismo, superando il confine tra sublime e quotidiano e portando l'arte ovunque, anche nei sottopassaggi delle metropolitane come hanno fatto i writers con i loro graffiti.
L'intreccio prosegue con le performance, le installazioni artistiche, la computer art, l'arte povera e tutte le altre avanguardie che non cessano di stupire e far discutere il pubblico ed i critici.